Ciao SuperMamme, oggi vorrei presentarvi Gioia Gottini – coltivatrice di successi, perchè anche lei è una SuperMamma che aiuta le altre #SuperMamme a realizzare i propri sogni nel cassetto …e potrebbe aiutarti a realizzare anche il tuo, cosa ne pensi?
Io ho conosciuto Gioia nel 2012 tramite la sua pagina facebook quando ha fatto una settimana di coaching a porte aperte, in cui per ogni domanda suggeriva spunti utili, riflessioni ed esercizi per raggiungere i nostri obiettivi.
Puoi trovare il pdf “60 domande alla Coach” qui, organizzato in otto tematiche: amore, altre relazioni, emozioni, lavoro, organizzazione, sbloccarsi, scelte e talenti. Un vero manuale di sopravvivenza alla vita, pieno di strategie e buonsenso.
Nel 2014 dopo averla seguita dietro le quinte per quasi due anni ho deciso di andare a Torino per conoscerla dal vivo, iscrivendomi alla “C+B Academy” per realizzare il mio sogno lavorativo.
(La C+B Academy è una serie di corsi di formazione per aiutare le donne a mettersi in proprio)
Nel 2016 mi sono iscritta al suo Boutique Business Club un club esclusivo e a numero limitato, per libere professioniste che vogliono mantenere la propria unicità e migliorare la qualità del loro lavoro; un percorso che ormai sta per finire (e di cui ti parlerò più avanti), ma che credo abbia creato legami ed emozioni che non svaniranno a fine anno.
Ripercorrendo queste date mi accorgo che ogni due anni ho avuto bisogno delle sue conoscenze e competenze, qualcosa mi dice che faremo qualcosa insieme anche nel 2018…
Ciao Gioia, ti va di raccontarmi qualcosa di te? Ti farò domande poco legate al business e molto personali su quand’eri piccola perchè mi piacerebbe sapere come hai fatto a diventare la coltivatrice di successi che sei diventata oggi e che noi tutti conosciamo, ma soprattutto chi sei tu oltre al tuo lavoro, cosa ti piaceva fare da piccola e come ti senti ora.
Ciao Gioia, di dove sei?
Torino
Quanti anni hai tu e quanti i tuoi bambini?
Io ne ho 44 e i miei bimbi ne hanno 8 e 2.
Cosa ti piaceva fare da piccola?
Mi piaceva molto scrivere, leggere, inventare storie e andare a cavallo.
Mi racconti un ricordo felice di quando eri piccola?
Mi è sempre piaciuto il mare: passavo ore a nuotare sott’acqua e fare capriole.
Una volta sott’acqua ho visto un polipo, ho toccato una sua ventosa, è stato un piccolo momento magico per me.
Puoi dirmi tre parole o motti che ti rappresentano?
– “Coltivati ogni giorno”:
credo davvero che si possa migliorare proprio coltivandosi un pochino ogni giorno.
– “Salta, e la rete apparirà”:
è una frase che mi ha sempre aiutato nei momenti difficili: vuol dire pensare che la fortuna aiuta gli audaci.
– “Ahead”:
è la mia parola dell’anno ed è quello che ho cercato di fare nel 2016 con il mio biz: essere sempre uno (o due) passi avanti, non ripetermi e proporre solo cose nuove e originali.
Com’è essere mamma e professionista?
Direi impegnativo, però anche stimolante: una ricerca continua di equilibrio e di energie.
Cosa non cambieresti mai della tua vita?
Proprio la mia famiglia: perfetta anche con i suoi difetti!
Cosa invece vorresti raggiungere in futuro?
Vorrei trasferirmi all’estero, mi ispira molto Amsterdam.
Quali sono gli hobby che ti contraddistinguono?
Astrologia (più che un hobby una lunga passione), profumi e candele… e leggere!
Che percorso di studi hai fatto?
Laurea in lingue, master in editoria, certificazione in coaching e un sacco di corsi con le business guru americane.
Perché hai scelto di fare questo lavoro?
Perché mi sento utile: credo davvero nei talenti e nelle capacità delle donne, e voglio aiutarne il più possibile a raggiungere il successo che meritano.
Chi ti ha aiutato? Come hai fatto ad iniziare?
La mia famiglia mi ha aiutato a certificarmi come coach pur avendo una bimba piccola: allattavo e studiavo.
Ho incontrato il coaching grazie a una bravissima coach americana, Joanna Lindenbaum.
Quali difficoltà hai incontrato?
Sono partita senza fare business plan, né branding: non sapevo nemmeno cosa fossero!
L’ho capito dopo e ho raddrizzato il tiro in corsa.
Poi quando ho iniziato il coaching era poco diffuso in Italia, la difficoltà era anche far capire cosa facevo.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
La flessibilità di orari, poter arrivare ovunque grazie al web e soprattutto poter festeggiare i successi delle mie clienti.
Cosa diresti alle #SuperMamme che hanno un sogno nel cassetto da realizzare?
Direi loro che il primo passo da fare è trasformare quel sogno in un progetto: ossia, renderlo concreto, fattibile, misurabile e quindi realizzabile.
Un po’ quello che facciamo nel mio corso on line Dal Talento all’Idea Business.
Cosa diresti a te stessa quando eri bambina?
Andrà sempre meglio.