Difficilmente mettiamo in discussione le nostre credenze e difficilmente cambiamo idea, ma cercherò lo stesso di essere oggettiva.
Io personalmente sino ai 2 anni son stata cresciuta in orfanotrofio con delle suore e non so con certezza se abbiano fatto o meno un buon lavoro, ma credo proprio di sì in quanto son sempre stata una bambina vivace e spensierata.
Ecco i miei personalissimi “Pro e Contro”:
Certo qualche difettuccio c’è: troppe concessioni… ma se vedono una volta ogni tanto i miei bambini va benissimo così. Il Nonno è una risorsa solo se part-time:(Vedi articolo qui)
I “No” non devono mai diventare “Si” perché si trasmette un messaggio sbagliato che renderà difficile il rispetto delle regole comuni anche in età più avanzata. Arrivando al grande e amletico dubbio: “Perché ieri sì e oggi no?”
Essendo da soli non imparano le regole della comune convivenza: il rispetto dei turni, della condivisione
dei giochi e imparare a mangiare e dormire quando viene richiesto uniformando così delle buone abitudini giornaliere. Passato l’anno d’età l’ambiente di casa propria può risultare poco stimolante togliendo quindi al bambino la gioia del “ritorno a casa”.
Pro:
TRE PARERI DAL WEB:
NONNI (Vedi articolo qui)
[…]E’ una fortuna immensa
poter contare su una dedizione affettiva così importante per la crescita dei
propri bambini, e che al contempo permette di non destinare una fetta
importante del budget familiare per le rette di asili nido o babysitter a tempo
pieno.[…]
Ci saranno alcuni argomenti più ostici da sfatare, come ad esempio:
– Vestirlo da palombaro per non fargli prendere il raffreddore e l’influenza;
-Mettere i bambini a dormire a pancia in giù (rende più difficoltoso il respiro
del neonato);
-Inserire peluches all’interno della culla (i peluches sono pericolosi per
acari e allergie);
-Metterli nel girello per tenerli sotto-controllo (rallenta il naturale
sviluppo motorio del bambino)
-Obbligarli ad ingurgitare quantità enormi di cibo nel piatto;
-Cedere alla richiesta di troppi spuntini durante la giornata;
-Pensare che un eccessivo consumo di carboidrati e proteine sia salutare e
fortificante;
-Tenerli in casa a finestre chiuse rinunciando alla passeggiata per paura del
freddo;
BABY SITTER (Vedi articolo qui)
La chiami quando vuoi e viene a casa tua.
Non sempre hanno una formazione specifica e
potrebbero fare degli errori anche se a fin di bene.
(Usare l’ironia è uno di quelli…)
ASILO NIDO (Vedi articolo qui)
La dottoressa
Francesca Santarelli risponde:
“All’interno di ogni asilo, infatti,
vengono fatte delle programmazioni dettagliate sui lavori che si svolgono, con
degli obiettivi specifici da raggiungere di anno in anno, che hanno il solo
scopo di aiutare la crescita e lo sviluppo delle funzioni di un bambino di
quell’età, non sono passatempo![…]
Ma se una mamma lascia il proprio cucciolo al nido, come se ogni mattina lo
portasse alla gogna, è quello che risulta dannoso per il suo sviluppo, non
l’ambiente in sé!”
(Vedi articolo qui) Purtroppo però i nidi sono spesso scadenti. E per un bimbo di pochi mesi ogni
distacco è un trauma, e ogni suo piccolo grido deve essere ascoltato. Tutto
questo può avvenire in un nido?”.
Il Servizio Domiciliare raccoglie i lati positivi di queste tre opzioni:
Come i Nonni: La tata, come i nonni, vi accoglie in casa
propria e vi dà completa disponibilità dei propri spazi di modo che il vostro bambino possa avere nuovi stimoli in un ambiente a lui già “conosciuto”, in quanto simile al proprio.
Come la Baby Sitter: La tata, come la baby sitter, è sempre disponibile (anche dopo cena) e vi accoglie a qualsiasi ora ed il prezzo è notevolmente inferiore.
Come il Nido La tata è un’Educatrice adeguatamente formata che sa come creare laboratori (manuali, ludici
e di apprendimento) ideati su misura per i vostri bambini e le loro reali capacità.
(Vedi articolo qui)
IN UN SERVIZIO DOMICILIARE
ci sono altri bimbi con cui giocare,
regole comuni da rispettare,
pochi rischi di ammalarsi,
il calore di una Casa e l’affetto di una Tata.