Qualche giorno fa ho raccontato a una delle “mie mamme” di come il film Il favoloso mondo di Amelie mi abbia cambiato la vita, a guardare le cose da un altro punto di vista e ad ascoltare di più le esigenze altrui smettendo di mettere al centro solo me stessa.
Oggi proverò a raccontarti la mia vita come se fossi la protagonista di quel film.
LA MIA VITA RACCONTATA COME SE FOSSI LA PROTAGONISTA DE
“Il favoloso mondo di Amelie”
Sabato 8 dicembre del 1973 Clara Tagliavini e Lino Abbati si danno il loro primo bacio dopo essersi conosciuti e innamorati ad una festa di amici circa un mese prima.
A Clara piace:
– immergersi nelle serre fiorite
– i profumi delle creme per la pelle
– e vistare nuove città
A Lino piace:
– fare fotografie da angolazioni particolari
– camminare a piedi nudi in casa e fuori casa
– e visitare nuove città
Sabato 14 giugno del 1975 Clara e Lino si sposano in una deliziosa Chiesetta medievale che si trova alla fine di una lunga salita, circondata solo dalle nuvole.
Venerdì 26 gennaio del 1979 nevica tantissimo e all’ospedale di Parma nasce un bambino dai capelli rossi di nome Marco mentre Clara e Lino iniziano le pratiche per l’adozione internazionale.
Al piccolo Marco piace:
– Bagnarsi la testa sotto le fontane
– Fare il bagno tutto sott’acqua e lasciare fuori solo il naso
– Sdraiarsi sul divano a pancia in giù e infilare i piedi tra le pieghe
Alla piccola Shalma piace:
– Fare merenda coricata per terra guardando i cartoni animati
– Cantare a squarciagola con la testa fuori dal finestrino
– Infilarsi tra il materasso e il muro prima di addormentarsi
Per quasi dieci anni le loro vite si incrociano, negli stessi momenti, negli stessi posti, senza mai incontrarsi: lo stesso pediatra da bambini, lo stesso bar per la pausa pranzo da adolescenti e le stesse discoteche in cui andare a ballare da adulti.
Passano i giorni, i mesi e poi gli anni: Marco canta in una band e Shalma disegna ritratti.
Il 4 luglio 2003 in seguito ad una tragedia Shalma decide di rinchiudersi in se stessa e non credere più nell’amore.
Shalma immagina il proprio funerale:
“Strano come il destino di questa giovane donna l’abbia portata a morire da sola. Ad appena 19 anni Shalma Abbati ha smesso di credere in se stessa e nel prossimo, finendo col vivere una vita di stenti in una capanna al freddo , sperduta tra i boschi dell’appennino”.
Il 22 agosto 2003 Shalma va a mangiare una pizza con le amiche senza sapere che quella sera avrebbe conosciuto l’uomo che avrebbe cambiato il suo futuro.
“Se lei si lascerà scappare l’occasione sarà il suo cuore a diventare secco e fragile”.
La prima volta che ho chiesto se lui avesse la ragazza mi dissero:
“Non è mai riuscito a tenersene una, tempi duri per i sognatori”.
Quando lui lo seppe, chiese: “Cosa vuole da me?” – “…é innamorata di te”.
Lui: “Ma la conosco?” – “Ma si che la conosci, da sempre…”.
È il 24 ottobre del 2005 e Shalma inizia a frequentare un corso da “Educatrice domiciliare-familiare”, patrocinato dalla Provincia e sotto consiglio del suo ex Preside, senza sapere che questo corso tra qualche anno le cambierà la vita.
Il 25 novembre 2006 all’ospedale di Borgotaro nasce Stefano di 2,820 grammi, lunghezza 50 cm.
Shalma da oggi sente di essere in pace con il mondo.
Non prova più nè invidia nè rabbia, perchè sente di avere tutto tra le sue mani.
Il 23 agosto del 2008 mentre nelle radio italiane impera “A te” di Jovanotti a Villa Luisa si festeggiano le nozze di Marco e Shalma con Stefano che porta le fedi, 4 damigelle vestite di rosa e 80 invitati danzanti e allegri.
Il 26 ottobre del 2010 all’ospedale di Borgotaro nasce Stella di 2,630 grammi, lunghezza 45 cm.
Da oggi Shalma e Marco capiscono che il loro viaggio sarà molto più bello di quanto immaginassero.
È il 1 gennaio 2014 ed è ufficialmente nata “La casetta dei palloncini” dove le mamme possono portare i propri bambini alla Tata Mamma Shalma quando hanno bisogno di una mano.