Il “Challange Day” è un progetto che ha molto successo nelle scuole americane. Dei giovani volontari raggruppano una o piú classi nella palestra della loro scuola e gli spiegano che noi siamo come gli Iceberg. Mostriamo agli altri solo una piccola parte e tutto il resto lo teniamo nascosto, ma se mostrassimo un po’ di piú sarebbe piú facile far capire perchè a volte ci comportiamo in un determinato modo.
Gli alunni vengono divisi in gruppetti, si siedono in cerchio e ognuno racconta qualcosa di sè che gli altri non sanno.
Io direi: “Se davvero mi conoscessi… Sapresti che da piccola soffrivo di solitudine e avrei voluto una mamma presente o un fratello con cui giocare invece che ritrovarmi ogni giorno in casa da sola senza qualcuno con cui parlare.”
A turno si racconta ció che si vuole e “si fa il giro” tante volte finchè non scade il tempo.
Nessun altro gruppo e nessun adulto ascolta.
Scaduto il tempo ci si riunisce tutti: tutti seduti rivolti verso lo speaker che racconterá un episodio della propria vita che lo ha cambiato oppure lo ha fatto crescere.
Questa è l’occasione per dire o perdonare, per scusarsi o spiegarsi ed ogni ragazzo è libero di alzarsi e dire a tutti come si sente e cosa vorrebbe cambiare.
Spesso ci sono riconciliazioni o cessazioni di bullismo verso alcuni compagni che fanno capire che la situazione non è piú sopportabile.
L’ultimo esercizio è tra i piú commoventi: ci si mette tutti in piedi davanti a una linea tracciata a terra e si aspetta.
Lo speaker leggerà delle frasi e chi vi si rispecchierà attraverserà quella linea.
Chi rimane fermo farà il gesto del “Ti voglio bene” a coloro che si trovano dall’altra parte e quelli dall’altra parte si abbracceranno l’un l’altro.
Le frasi sono di vario genere:
“Ti hanno mai detto che non eri all’altezza?”
“Ti hanno mai fatto sentire escluso o inadeguato?”
“Hai perso una persona cara?”
“Sei dovuto crescere prima del tempo?”
“Sei cresciuto senza uno o entrambi i genitori?”
Fino ad arrivare all’ultima (Ti sei mai sentito solo? – o simile-) che spesso li porterà tutti ad attraversare la linea per far capire loro che infondo:
Siamo Tutti Uguali e
Tutti Meritiamo Rispetto.
Io amo questo progetto e mi sto organizzando per portarlo nelle scuole italiane, voi cosa ne pensate?
4 commenti
Bellisima idea!Purtroppo conosco molto bene qst problema avedolo vissuto da vicino…problema difficile da riconoscere,affrontare, gestire ed eliminare…IL BULLISMO è presete ovunque ed è molto diffuso, più di quanto si pensi…brava, comtinua così!Il tuo progetto è molto bello, ma credo ke sarà dura…ma tt ti scoraggiare coraggio e in bocca al lupo!Una mamma sconsolata…
Il progetto è bellissimo! Sarebbe molto utile se approdasse anche da noi!
Magari nn oggi, magari nn domani, ma sono certa che questo progetto avrá successo anche da noi, perchè i problemi adolescenziali sono gli stessi e prima o poi anche le scuole italiane si accorgeranno che basta fare dei piccoli passi per andare avanti, alzare la testa e affrontare in modo concreto questi problemi. Perchè i ragazzi sono la società del futuro.
BELLISSIMO PROGETTO
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